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Rapporto annuale 2024 del CDF: vigilanza sull’impiego dei fondi pubblici

20 / 05 / 2025

Comunicato stampa

Le sfide nel cammino verso una maggiore redditività e le conseguenze di una governance insufficiente sono i temi che caratterizzano il rapporto annuale 2024 del Controllo federale delle finanze (CDF). Questi aspetti nuocciono al benessere finanziario e minano la fiducia nelle istituzioni svizzere. Il rapporto annuale presenta i risultati emersi da verifiche selezionate e contiene indicatori relativi all’operato dell’organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione.

Le raccomandazioni che chiedono di conseguire risparmi incontrano delle difficoltà. La loro attuazione pratica è un vero rompicapo, come afferma il direttore del CDF Pascal Stirnimann nella premessa al rapporto. Spesso l’attuazione viene ritardata o le raccomandazioni vengono respinte, come mostrano i seguenti due esempi tratti dalle 160 verifiche effettuate nel corso dello scorso anno: nel caso dell’assegnazione di contributi di incentivazione a favore del Programma Edifici, il CDF ha individuato effetti di trascinamento elevati e un’efficacia troppo limitata. Si sarebbe potuto risparmiare un miliardo di franchi. Anche nel settore dei politecnici federali, il potenziale di risparmio non è stato sfruttato negli acquisti destinati alla ricerca e in un progetto di costruzione.

La rilevanza della governance e della compliance è un altro tema che unisce molti risultati emersi dalle verifiche effettuate nel 2024. Nel caso di RUAG MRO Holding SA, per esempio, tre verifiche hanno mostrato che una buona governance e una buona compliance non devono solo essere descritte, ma devono anche essere messe in pratica, per evitare danni e per individuarli. Nel caso di una nuova piattaforma di produzione per geodati, il CDF ha invece chiesto alla direzione del progetto chiarimenti in merito al concreto valore aggiunto di un investimento di 22 milioni, prima che questo venga approvato.

Il rapporto presenta anche la nuova strategia del CDF e contiene indicatori relativi all’operato dell’organo superiore di vigilanza finanziaria nonché ulteriori compiti. Vi si indica per esempio che nel 2024 sono state aperte 375 inchieste legate al whistleblowing (nel 2023 erano 372 casi).

Il controllo del finanziamento dei partiti esula dall’attività principale del CDF

In retrospettiva, considerando che lo scorso anno si sono svolte 12 votazioni popolari e che per la prima volta sono stati pubblicati i dati riguardanti il finanziamento dei partiti, il CDF ha rilevato un miglioramento in materia di trasparenza, anche se quest’ultima non può dirsi assoluta. In questo ambito il CDF ravvisa la necessità di apportare modifiche alle basi legali, osservando che altrimenti a lungo termine il proprio ruolo risulterebbe in contrasto con l’indipendenza e la credibilità di cui deve godere un organo superiore di vigilanza finanziaria: il CDF non può occuparsi dell’esecuzione, deve verificare l’esecuzione. La gestione di un relativo registro delle comunicazioni è essenzialmente un compito esecutivo e di cancelleria ed è perciò da rifiutare.