L'essenziale in breve
Nel quadro dell’acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS nel primo trimestre 2023, la Confederazione ha temporaneamente assunto impegni di garanzia fino a 109 miliardi di franchi. Alla luce di tale circostanza, il Controllo federale delle finanze (CDF) aveva previsto di eseguire una verifica prudenziale presso l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) nel corso del 2024.
Durante la fase di preparazione della verifica, il CDF è venuto a conoscenza che la Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) ha già avviato un’indagine per esaminare l’operato delle autorità federali in relazione alla fusione d’urgenza di CS («Gestione delle autorità – fusione d’urgenza Credit Suisse»). L’attività di vigilanza sulle banche in Svizzera è oggetto di valutazione anche da parte di istituzioni internazionali. Inoltre, nell’autunno 2024 il Fondo monetario internazionale (FMI) avvierà la sua verifica completa del settore finanziario svizzero, effettuata a cadenza regolare ogni cinque anni. Infine, nel suo rapporto del 10 aprile 2024 sulla stabilità delle banche, il Consiglio federale ha riconosciuto la necessità di intervenire e ha quindi presentato un pacchetto di misure per la vigilanza bancaria.
In considerazione di quanto esposto, il CDF giunge alla conclusione che proseguire le attività di verifica non apporterebbe alcun valore aggiunto. Per evitare ridondanze con altri lavori in corso, ha deciso pertanto di rinunciare alla verifica. Nel presente rapporto sono riassunti i risultati dei lavori di preparazione della verifica.